La pantera delle nevi, il film diretto da Marie Amiguet e Vincent Munier, è un documentario girato sull'altopiano tibetano, un habitat selvaggio dove vivono animali rari. Il fotografo naturalista Vincent Munier, accompagnato dal romanziere Sylvain Tesson, esplora queste valli impervie alla ricerca della pantera delle nevi, non solo uno dei più grandi felini esistenti, ma anche uno dei più rari e difficili da avvistare.
Mentre la musica di Warren Ellis e Nick Cave accompagna le immagini di una natura incontrastata e poco esplorata, si può ammirare la bellezza disarmante di questo mondo quasi incontaminato. La pantera delle nevi diventa così il simbolo di questo ambiente che rimanda a un'idea primordiale della natura, sebbene sia minacciata dall'influsso artificiale dell'essere umano. Il viaggio che compiono i due uomini è una sorta di percorso mistico, che li poterà a chiedersi quale sia davvero il loro posto nel mondo e li porrà di fronte al loro stesso io, quello radicato nelle profondità della loro coscienza. Nel bel mezzo degli altipiani del Tibet, Tesson arriva a chiedersi se davvero ogni cosa su questo pianeta sia stata creata per essere vista dall'uomo o se, in questo come in altri casi, l'essere umano potesse fare a meno di guardare e, peggio ancora, intervenire, compromettendo la maestosità di questo posto, che rischia di andare distrutto per sempre.