Il regista ci racconta la storia della nota reporter di guerra Marie Colvin (Rosamund Pike), giornalista dal 1985 al 2012 per The Sunday Times, il celebre settimanale britannico, partendo dall'articolo di Marie Brenner, pubblicato su Vanity Fair nel 2012, dal titolo “Marie Colvin’s Private war”.
Il film ci concentra in particolare nel racconto del lavoro incredibile e coraggioso svolto dalla Colvin nelle zone di guerra distrutte di Iraq, Afghanistan e Libia. La giornalista dovette lavorare in ambienti ostili, difficili, rischiando ogni giorno la sua vita per raccontare un complicato pezzo di mondo. La sua fu la cronaca delle sofferenze subite da interi popoli, vittime di conflitti molto spesso nascosti e sui quali molte informazioni venivano messe a tacere da chi ne era coinvolto.